Il declino del settore tessile in Francia, un destino annunciato

Come l’abbiamo spesso detto, sono numerosi i paesi colpiti dalla crisi economica in Europa. Il settore del tessile  (catalogo macchinari usati settore tessile) ne fa parte, ma ha anche dovuto affrontare la mondializzazione da una parte e la rapida salita dei paesi emergenti, i quali sono diventati velocemente il primo concorrente del Vecchio Continente.

L’apertura dei confini ha penalizzato il tessile europeo

La prima cosa da notare è che il settore del tessile è abbastanza instabile, perche dipende direttamente dal prezzo delle materie prime, il quale è molto fluctuante – fattore da prendere in considerazione, visto che non è lo stesso caso in tutti i settori di attività. Prima il settore del tessile europeo era abbastanza protetto dai concurrenti emergenti; oggi il gioco è cambiato. L’accordo che è stato il più importante in questo settore e il quale ha fatto cambiare la posizione dell’Europa nel tessile è il cosi detto Accordo Multifibre, che si è finito nel 2005 per l’Europa e nel 2008 per la Cina. Lo scopo principale era di proteggere i paesi del Nord contro i paesi del Sud o i paesi emergenti, i quali sono capaci di proporre dei costi di produzione molto più bassi. Questa ha permesso ai paesi del Nord Europa di rimanere competitivi per un periodo definito ma ha anche impedito agli altri paesi di svilupparsi in maniera naturale. Oggi l’Accordo Multifibre non esiste più ed i clienti importatori sono liberi di scegliere direttamente i loro fornitori. Considerando i costi molto bassi che è capace di proporre la Cina, questa nuova regola internazionale ha giocato in favore del continente asiatico, a scapito dell’Europa.

Le conseguenze dirette sulla vicina Francia

La Cina èoggi il primo importatore nel settore tessile al mondo, ed è uno degli unici paesi a potere effettuare tutte le tappe della produzione tessile.

Questa concorrenza che arriva direttamente dell’Asia a colpito anche il tessile francese. Fra il 1990 e il 2012, la Francia ha dovuto affrontare un calo enorme: -70% della produzione dell’industria del tessile francese. Di conseguenza il paese in crisi ha dovuto anche licenziare impiegati: il settore è passato da 165 000 impiegati nel 1990 a 65 000 nel 2012.

La zona della Francia che ha sofferto di più di questa crisi a causa di numerose chiusure di aziende e numerosi licenziamenti è stato la zona del Nord Est, chiamato “les Vosges”.

Tuttavia non si devono perdere le speranze, gli industriali del settore tessile in Europa hanno deciso di mobilizzarsi per fare cambiare la situazione. Fra non molto tempo pubblicheremo un’articolo sulle decisioni degli industriali europei per risanare il settore.

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