La Romania saprà modernizzare la sua industria?

La Romania, paese al centro di tante polemiche all’interno del territorio dell’Unione Europea , è anche un paese molto industrializzato con un passato che ha giocato un ruolo importantissimo nell’economia attuale. Analizziamo insieme la situazione della Romania e il futuro di un’industria che sta invecchiando.

Un passato comunista che ha lasciato delle tracce

La Romania è sempre stata in possesso di grandi risorse energetiche ad un buon prezzo perché erano facilmente accessibili. Nel 1850 il paese occupava il posto di primo produttore ufficiale di petrolio al mondo. Ma l’era del comunismo ha dato nuovi orientamenti all’industria rumena. In effetti il regime sovietico ha puntato soprattutto sull’industria pesante e ha sviluppato molto questo settore. L’industria pesante è ancora oggi, l’attività principale del settore secondario del paese. Ecco perché l’industria del petrolio, l’industria meccanica, metallurgica e siderurgica partecipano a una grande parte dell’economia del paese e soprattutto alle sue esportazioni.

Zoom sull’industria rumena

Metallurgia e siderurgia sono al primo posto nella produzione industriale. Servono come basi all’industria meccanica, la quale è anche dinamica: trattori e macchine agricole che si concentrano nelle regioni di Brasov e Bucharest, attrezzature di perforazione a Ploiesti, costruzione di automobili e macchine utensili vicino a Timisoara. Tuttavia l’industria chimica, agro-alimentare e tessile partecipano anche molto attivamente all’economia del paese. Ma sono soprattuto le industrie estrattive che hanno uno statuto particolare nel settore industriale rumeno: le risorse energetiche come giá detto sono numerose in Romania.

Quale futuro per l’industria rumena?

Nonostante un potenziale industriale abbastanza forte, l’industria rumena invecchia e la vetustà delle attrezzature industriali non permettono più al paese di fare di questa attività un motore dell’economia. Il futuro del settore secondario in Romania è oggi molto incerto. Dei settori interi sono minacciati e rischiano, se non si modernizzano, di asfissiarsi.

La Romania rimane pero’ un paese attrattivo dove gli oneri salariali sono meno elevati e dove la mano d’opera è altamente qualificata: una fortuna per questo paese rispetto ad altri paesi dove la mano d’opera non permette di essere competitivi. Negli ultimi anni notiamo nuove attività in Romania, legate alle nuove tecnologie che saranno forse nel futuro, un pilastro dell’industria rumena.

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