L’industria dei semiconduttori: una nuova sfida per l’Europa

I semiconduttori rappresentano una parte importante nel settore dell’elettronica. Permettono tra l’altro di facilitarci la vita quotidiana e sono presenti in ogni apparecchio elettronico che utilizziamo (diodo, transistore, tiristore a diodo o ancora circuiti integrati). Sono dunque componenti molto importanti della nostra vita di ogni giorno!

Un mercato a contrasto forte

Nel 2013 l’industria dei semiconduttori è aumentata del 4,8% al livello mondiale,e rappresenta 305,6 miliardi di dollari secondo un rapporto pubblicato dalla Semiconductor Industry Association (SIA). Tuttavia e malgrado questo aumento, il settore dei semiconduttori rimane un mercato abbastanza contrastato secondo le zone geografiche. Si può notare che l’Europa rimane dietro l’America del Nord e l’Asia, che sono entrambi i leader incontestabili del mercato dei semiconduttori.

Il mercato nord americano ha registrato un aumento del 13,1% nel 2013 e la zona asiatica un aumento del 7% delle vendite di semiconduttori. L’Europa invece ha raggiunto difficilmente il 5,2% di crescita nel 2013.

L’Europa dei semiconduttori: un settore in convalescenza

Per dare una spinta al settore dei semiconduttori in Europa, 11 delle più grandi aziende europee del mercato si sono radunate il 14 febbraio 2014 per dare alla Commissione Europea un progetto destinato a rafforzare il leadership europeo nel campo della microelettronica e della nanoelettronica.

Sembrerebbe che il continente sia capace di conquistare fino al 60% dei nuovi mercati dell’elettronica e potrebbe cosi raddoppiare il valore economico del settore della produzione di componenti dei semiconduttori in Europa nei prossimi 10 anni. Lo scopo principale sarebbe di fare diventare l’Europa il primo polo d’attrazione al livello della fabbricazione e degli acquisti nel settore della microelettronica e della nanoelettronica (i quali rappresentano per ora il 10% del PIL europeo). Per massimizzare le probabilità di successo, l’Europa dovrà concentrare i suoi sforzi sui settori già affermati, come l’automobile, l’energia, l’automazione industriale o ancora la sicurezza. Dovrà anche fare degli sforzi nei settori con un alto potenziale come l’internet degli oggetti o i “prodotti intelligenti”.

All’occasione di un altro raduno a febbraio a Salzburg in Austria su questo soggetto (l’Industry Strategy Symposium), i dirigenti del settore hanno stabilito una strategia affinche l’Europa generasse il 20% della produzione mondiale dei semiconduttori nel 2020.

L’Europa sembra dunque affermare la sua posizione e tutto questo grazie al sostegno della Commissione Europea nello sviluppo dell’industria elettronica. Fra qualche anno, e se l’Europa raggiunge l’obiettivo stabilito, potrebbe posizionarsi come un attore maggiore dell’industria dei semiconduttori e potrebbe fare concorrenza ai due giganti: l’America del Nord e l’Asia.

Articoli simili:

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Current day month ye@r *