Fin dalla loro introduzione, i robot industriali sono si sono imposti nella filiera produttiva come un elemento essenziale.
Sebbene il mondo industriale li abbia adottati per utilizzarli in ambienti ad alto rischio, sono stati ben presto scoperti in innumerevoli applicazioni per accrescere la capacitá produttiva, non solo dal punto di vista quantitativo ma anche quantitativo.
Infatti, i robot non sono solo macchine che si possono articolare su assi diversi, proprio come un braccio umano, ma sono anche programmabili per diverse lavorazioni e quindi risparmiano alla forza lavoro umana una serie di mansioni. La precisione di questi robot, la loro capacità di manipolare e sostenere oggetti pesanti e la loro possibilitá di eseguir lavori in ambienti inaccessibili agli esseri umani li hanno resi attori indispensabili della scena industriale.
Le marche che si trovano piú sovente sono: ABB, COMAU, FANUC, KUKA, MOTOMAN, OTC, SONY, e STAUBLI.
I robot vengono a loro volta suddivisi in:
– Robot di verniciatura o di saldatura (per l’industria automobilistica)
– Robot di assemblaggio, macchinari in genere di importanza secondaria.
– Robot mobili destinati all’ispezione e, talvolta dotati di una sorta di intelligenza artificiale che consente loro di valutare alcuni aspetti ambientali.
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