Quali sono i settori industriali dominanti in Italia?

La crisi europea colpisce numerosi paesi europei come la Grecia, la Spagna, ma anche l’Italia. Anche se il paese è uno dei pilastri dell’Unione Europea, la situazione è oggi preoccupante. Quali sono i settori industriali dominanti in Italia?

L’Italia forte in metallo, agro-alimentare, tessile e plastica

I settori industriali italiani posso essere raggruppati in 4 gruppi principali: il metallo (il quale arriva anche al primo posto a livello europeo), l’agro-alimentare (soprattutto per la fabbricazione di pane, biscotti, pasta, cioccolato, caffé,..), il tessile e la plastica.

L’industria è ancora oggi molto forte in Italia, visto che il 33% della popolazione totale attiva lavora nell’industria, principalmente in piccole e medie imprese. Il paese raggiunge sempre i primi posti nelle classifiche (dati di uno studio condotto dall’Istituto francese per le statistiche, l’INSEE). Per dare qualche esempio, l’Italia è il primo paese in termini di numero di aziende nell’industria fabbricante dei paesi europei davanti alla Francia e la Spagna. Il giro d’affari dell’industria ammontava ai 863 miliardi di euro prima della crisi, dando all’Italia il terzo posto dopo la Germania e la Francia. Questi dati, anche se un po’ obsoleti, dimostrano che l’Italia ha una posizione dominante in Europa.

Quale futuro per l’Europa?

La situazione industriale in Europa degrada sfortunatamente in maniera generale, e la tendenza e’ che continuera’ a calare ancora nei prossimi mesi. Anche se i paesi fondatori conservano il loro posto dominante nell’industria, i nuovi paesi membri come la Polonia, l’Ungheria o ancora la Repubblica Ceca migliorano sempre di più e registrano dei risultati sempre più buoni (valore aggiunto dell’attività manifatturiera, produzione nell’industria,…). La competizione mondiale è sempre più grande, e i paesi emergenti nel panorama internazionale (come la Corea del Sud, India, Brasile, Turchia) presentano dei livelli alti in termini di innovazione e di qualità dei prodotti, con degli stipendi molto più bassi. L’Europa dovrà impegnarsi per restare competitiva il piú possibile.

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