2060: Quali saranno le potenze economiche di domani?

Dopo il nostro articolo sulle previsioni dell’economia mondiale, oggi vorremmo analizzare quali saranno i paesi che avranno una crescita annuale media che aumenterà velocemente e che sarà superiore al 4% per il 2060. Questo studio è stato realizzato dall’ OCSE (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico), la quale ha come scopo principale migliorare gli aspetti economici e sociali attraverso il mondo. E’ importante per loro capire e poter anticipare i cambiamenti economici, ed è per questo che degli studi sul futuro delle potenze mondiali sono state realizzati.

La crisi economica del 2007 come l’abbiamo già spesso menzionato, ha lasciato delle cicatrici a certi paesi, quelli che venivano considerati come delle potenze europee o mondiali nel corso degli ultimi decenni. Le conseguenze si faranno risentire nei prossimi 50 anni visto che delle nuove economie mondiali dovrebbero sorpassare le potenze attuali grazie ad un fulmineo aumento della loro crescita.

Le tre presumibili mega potenze mondiali si trovano in Asia

Oggi analizziamo insieme le tre prime potenze potenziali per il 2060. La prima potenza, la cui crescita dovrebbe aumentare di più fino al 2060 è senza grandi sorprese l’India, con un aumento del +5,1% di crescita annuale. Il secondo paese più popolato al mondo registra dei risultati molto ottimistici per gli anni futuri. L’aumento della crescita media del PIL/abitante dovrebbe essere più importante subito nei prossimi anni, fino al 2030 (+5,6%). Un calo dovrebbe dopo farsi risentire nel periodo 2030-2060 (+3,6%). La crescita media del PIL/abitante sarà dunque del 4,4% da oggi al 2060: il futuro gigante performa molto di più che tutti gli altri paesi studiati in termini di crescita annuale e in termini di crescita del PIL/abitante.

L’Indonesia si classifica al 2° posto

L’Indonesia dovrebbe issarsi sul secondo posto con una crescita del 4,1%, cioè 1 punto in meno del suo rivale l’India. Nella stessa logica dell’India, l’Indonesia registrerebbe un’aumento più importante sul periodo attuale fino al 2030 che sul secondo periodo (2030-2060). La prima economia dell’Asia del Sud-Est conferma da questi ultimi anni una posizione solida rispetto ad altri rivali mondiali con un’aumento in media del 6% del PIL (dati registrati questi ultimi tre anni). Uno dei segreti del drago indonesiano è la dipendenza debole alle esportazioni (che rappresentano il ¼ del suo PIL totale) e una domanda interna sempre pièu attiva (grazie allo sviluppo della classe media).

La Cina, sopraffatta, arriva al 3° posto

Finiamo la nostra analisi con la Cina, che dovrebbe essere la 3° potenza in termini di crescita fino al 2060 con il 4% di crescita annuale media (subito dopo l’Indonesia). La crescita media del PIL/abitante dovrebbe essere quasi più elevata che i suoi due principali rivali sul periodo tra il 2012 e il 2030 (+6,4%), pero calerà per raggiungere un’aumento di soltanto 2% sul periodo 2030-2060, ciò che regala dunque alla Cina il 3°posto. Questi dati potrebbero cambiare molto velocemente, visto la differenza che c’è tra la Cina e l’Indonesia. L’unica cosa che potrebbe frenare il gigante cinese è la sua popolazione, sempre sta invecchiando sempre di più. Il paese più popolato al mondo diventerebbe vecchio prima di diventare ricco? Infatti la popolazione in età di lavorare diminuisce sempre di più dagli anni ‘70 e il governo cinese sembra sopraffatto degli avvenimenti e non riesce per il momento a proporre delle soluzioni al problema.

Le tre favorite confermano i loro posto sul podio grazie a dei dati e dei risultati concreti. Tuttavia tutto dipende della situazione e dei cambiamenti che potrebbero avvenire nel frattempo. I risultati sono abbastanza vicini, e non siamo al riparo da un capovolgimento totale della situazione.

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