Prima di tutto è importante capire come è divisa l’industria francese. Tra le categorie più importanti troviamo: l’agroalimentare, il tessile, il chimico/farmaceutico, il metallo e l’elettronica. Il settore agroalimentare è il primo settore d’attività in Francia grazie ad una domanda sempre forte fatta registrare anche in questo periodo e fa dunque parte dei settori che hanno resistito alla crisi finanziaria del 2008, lo stesso dicasi per esempio per il settore farmaceutico.
Dei dati incoraggianti, ma anche contrastanti
L’ANIA (Association Nationale des Industries Alimentaires, in italiano l’Associazione Nazionale dell’ Industria Alimentare) ha presentato un bilancio abbastanza moderato per l’anno 2012. Da una parte la situazione attuale delle industrie francesi registra un calo in tutti i settori, e l’agroalimentare in questo contesto resiste abbastanza bene rispetto alle altre.
Dall’altra, nonostante un aumento del 2.3% del giro d’affari in questo settore, l’agroalimentare registra un calo nella progressione rispetto agli anni precedenti. I dati che preoccupano di piu gli specialisti del settore sono principalmente la diminuzione della monte salari e il calo della produzione industriale (calo del 0.8%). Un’altro dato preoccupante è la diminuzione della spesa per il consumo dei Francesi, ciò è legato alla diminuzione del potere d’acquisto e anche al morale dei Francesi.
E per il 2013?
Il settore agroalimentare in Francia non dovrebbe essere molto positivo quest’anno. Il giro d’affari dovrebbe ristagnare, la produzione dovrebbe diminuire e l’occupazione dovrebbe anche calare. Una tendenza che si farà rissentire in tutti settori d’attività, perche la crisi economica è ancora presente oggi nelle piccole e medie imprese francesi. Quest’anno, secondo le statistiche, l’unico settore in Francia che dovrebbe resistere a questa situazione è la farmacia.
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