I dati del settore dell’imballaggio al livello mondiale sono oggi difficile ad ottenere, pero si stima questo settore a circa 670 miliardi di euros nel 2010 e si prevede 820 miliardi di euros nel 2016.
Nuovi materiali al servizio di diversi settori d’attività
I settori dell’imballaggio e del packaging sono settori con un forte valore aggiunto e evolvono in multiplici settori d’attività. Oggi il settore che ne approfittà di più è il settore agroalimentare con materie diverse secondo i prodotti: gli imballaggi di carta e in cartone crescono sempre di più, cosi come la plastica rigida e morbida, senza dimenticare il vetro e l’alluminio. Il packaging, oltre l’agroalimentare, è presente in numerosi altri mercati: chimica, farmacia, cosmetica, nucleare, informatica, automobile, settore del lusso,… Gli esempi sono innumerevoli e visibili dappertutto e sempre nel nostro quotidiano (leggi anche il nostro articolo sulle novità dal settore agroalimentare e dal settore packaging).
L’imballaggio è strategico, è considerato come una componente importante nella strategia dell’azienda, perche può fare la differenza in una gamma di prodotti. Le aziende investono secondo le loro strategie e i bisogni dei clienti. Nella scelta di questa strategia non dobbiamo scordare che il packaging ha diverse funzioni; fra le più importanti possiamo citare la protezione del prodotto, il trasporto, la comodità, ma deve anche attirare lo sguardo del cliente in un supermercato, ecco perche deve assolutamente essere seducente, tutto questo rispettando l’ambiente: è ciò che si chiama in inglese “l’ecodesign”o design sostenibile in italiano. per creare questi imballaggi, abbiamo oggi bisogno di macchinari packaging sempre più competitivi.
Il futuro delle macchine industriali packaging
Le nuove macchine packaging devono prima di tutto rispondere a nuove norme, sia ambientaliste che di sicurezza (norme europee). Il mercato dei macchinari industriali sta oggi bene, perche i costruttori di queste macchine hanno capito lo scopo che devono raggiungere per trarre un massimo di profitti. Sempre più prodotti richiedono affissioni obbligatori sull’imballaggio (data di fabbricazione, data di imballaggio, data di scadenza, luogo d’origine della carne,..): ancora una volta, le macchine di oggi sono capace di rispondere a questi bisogni e il settore della marcatura sta anche lui, molto bene.
Se il mercato del packaging in Francia rappresenta 19 miliardi di euro grazie al famoso know-how francese che permette agli industriali francesi di avere una buona reputazione, l’Italia registra anche risultati molto positivi in questo settore: nel 2012 ha ottenuto risultati superiori alla media degli altri settori industriali italiani.
I macchinari industriali devono essere sempre più flessibili e devono proporre una sicurezza sempre più alta, sia la sicurezza degli impiegati che lavorano sulle macchine, che la sicurezza del prodotto. Se cercate anche voi macchine industriale, non esitate a consultare tutte le nostre offerte di macchinari di confezionamento e di packaging sul nostro sito exapro.it : siamo sicuri che troverete ciò che cercate!
Un condizionamento universale nel mondo?
Ancora una domanda che ci possiamo porre è quella di sapere se il packaging è comune e convenzionale in tutto il mondo: abbiamo due risposte oggi per voi. Da una parte la mondializzazione ha permesso di ottenere una certa uniformità in questo settore, gli imballaggi sono dunque relativamente simili (un esempio concreto può essere quello dell’informatica: le famose marche fabbricano un’unico imballaggio per tutti i loro prodotti). Nonostante, dall’altra parte, non dobbiamo scordare che tutti i paesi e continenti hanno abitudini di vita che sono molto diversi, ecco perche i condizionamenti sono diversi da un paese all’altro.
Sempre più paesi hanno deciso di investire in questo settore che sembra avrà un futuro prometente. Due nuovi paesi hanno deciso recentemente di lanciarsi nell’avventura del packaging, e sono i paesi che Exapro ha anche deciso di lanciare pochi mesi fa: la Russia e la Turchia.
Articoli simili:
